Orari Petrignano
Orari delle Celebrazioni Domenica e festività di precetto ore 10.45 Confessioni – Chiesa parrocchiale......
clicca sotto per visualizzare gli orari completi
Orari delle Celebrazioni Domenica e festività di precetto ore 10.45 Confessioni – Chiesa parrocchiale......
Riprenderà all’inizio del prossimo anno pastorale
Vedere le attività dell’Unità Pastorale
Vedere la pagina della parrocchia di Castiglione del Lago (la “Caritas” è di Unità Pastorale).
—
Vedere la pagina delle attività di Unità Pastorale.
Totus TUUS_San Padre PIo (5)...
Situata sulle colline a nord-ovest di Castiglione del Lago, la parrocchia di Petrignano sorge sui territori di quella che quasi certamente, già nei primi secoli dell’era cristiana, fu una stazione di sosta sulla via fra Chiusi e Cortona. Fonti documentali attestano l’esistenza di una chiesa e di un centro abitato di una certa importanza già nell’anno 1014. Il borgo fu uno delle quattordici poste (istituzioni amministrativo-fiscali) del Chiugi Perugino e un documento di papa Leone X del 1514 lo assegna all’amministrazione dei fratelli del cardinale Silvio Passerini e alla loro discendenza.
La pieve intitolata a S. Ansano (giovane martire senese) viene menzionata in un una bolla pontificia del 1191 con la quale Celestino III si rivolgeva a Teobaldo, vescovo di Chiusi. La medesima chiesa, nel 1495, venne affidata da Alessandro VI ai Monaci Olivetani i quali, in seguito (XIX sec.), a motivo del progressivo decadimento della struttura, la riedificarono completamente a spese loro. Di impianto rettangolare, con soffitto a volta e cupola a pianta ottagonale, dal 1817, per volontà del parroco don Giuseppe Bigi, la chiesa ospita al proprio interno, in un’unica composizione, due maioliche robbiane provenienti da chiese limitrofe andate in rovina, quella di Santa Maria dei Pini e quella della Madonna del Giglio. Attualmente è la chiesa parrocchiale.
Alla parrocchia di Petrignano appartiene anche la chiesa di S. Martino, edificata al centro dell’abitato nel 1805 e poi interamente ricostruita nel secondo dopoguerra (quest’ultima fu consacrata nel 1957). Al suo interno si trova una seicentesca tela, probabilmente commissionata dai Vagnucci (dei quali è riportato lo stemma in basso a sinistra), raffigurante uno dei celebri episodi della vita di san Martino, ossia il dono che egli fece di parte del proprio mantello ad un mendicante.